LUNEDI’ 12 MARZO 2018, ORE 20.45
LONGARINA
GARA #1054
VIII WINTER CUP CHAMPIONS LEAGUE, SEMIFINALE
OLYMPIC 1989 F.C. – ZUPPA ROMANA
6-9 (1-3)
MARCATORI: 3 RUGGERI, 2 RENCRICCA A., 1 TANI
Il sogno dell’Olympic finisce qui, alla fine di una partita in cui l’Olympic era nettamente svantaggiata dai pronostici ma durante la quale non si è mai arresa e ha dato filo da torcere alla formazione più accreditata a vincere la Champions League. E’ finita come tutti pensavano che sarebbe finita, con la Zuppa Romana in festa e l’Olympic battuta ma i gialloblù hanno reso fieri di loro i tifosi e gli stessi giocatori possono essere orgogliosi di quanto fatto fin qui in questa stagione perchè ancora una volta hanno oltrepassato i loro limiti arrivando ad una semifinale che sembrava impensabile e impossibile.
La storia di questa semifinale comincia al fischio finale dello spareggio di martedì scorso contro i The Boys quando l’Olympic capì di aver fatto già molto ma si sentiva finalmente cresciuta e maturata e non si riteneva appagata di quanto fatto fin lì. La squadra si era classificata per la quarta semifinale consecutiva negli ultimi quattro tornei (tre di Champions e una di Europa League) ed era quindi giusto tentare di crescere ancora provando a vincere un trofeo che manca ormai da sette anni.
La fase delle convocazioni era tranquilla: Perrone, Rencricca, Ciuffa, Tani, Formica e Ruggeri venivano confermati rispetto al play off mentre Attili sostituiva l’indisponibile Ciuffa. Gli unici assenti erano Bisogno e Serratore mentre l’assenza dell’infortunato Arditi era vissuta senza rimpianti visto che in questa stagione il campione di Cesano aveva giocato ben poche partite.
L’inizio della semifinale era tutto di marca gialloblu con i nostri che giungevano con continuità in zona gol non riuscendo però a battere Caprioli. Anche Perrone veniva impegnato ma il capitano era bravo prima su un tentativo di pallonetto ravvicinato e poi su una deviazione sotto misura. Purtroppo La Zuppa passava in vantaggio con un tiro da fuori e nonostante l’Olympic non si fosse abbattuta e continuasse a giocare con grinta e coraggio i giallo fluo segnavano altri tre gol. Solo nel finale di frazione l’Olympic riusciva a rompere il ghiaccio con una punizione di Rencricca deviata in rete dalla barriera.
1 a 3 all’intervallo. Alla ripresa delle ostilità la Zuppa creava un gap di gol importante che sarebbe stato decisivo per la vittoria finale. Approfittando degli infortuni di Tani e Ciuffa i nostri avversari costringevano i nostri giocatori nella loro metà campo e i gialloblù, stanchissimi per la momentanea assenza di cambi, subivano tre gol in rapida successione. A metà ripresa Ciuffa e Tani riuscivano a riprendere il loro posto in campo dando respiro agli stanchissimi compagni e l’Olympic ritornava in partita segnando segnando tre gol con Ruggeri, Tani e Rencricca. Sul 4 a 6 quelli della Zuppa hanno temuto la rimonta, hanno ridotto il loro campo d’azione e hanno subito il gioco dell’Olympic che vedeva la rimonta finalmente possibile. Nel finale però la migliore condizione fisica a atletica dei nostri avversari permetteva loro di agire in contropiede e di segnare altri tre gol mettendo la partita in ghiaccio.
Nel finale arrivava il gol di Ruggeri mentre un clamoroso rigore negato all’Olympic faceva inviperire i nostri giocatori che si sono sentiti umiliati e presi in giro dal direttore di gara oltre che giustamente battuti sul campo da una squadra che ha meritato la finale. Il rigore era di quelli classici, “grandi come una casa”, e l’arbitro, la cui direzione di gara è stata spesso contraddittoria e poco oculata, avrebbe dovuto concedere la massima punizione se non altro per una questione di “intelligenza arbitrale” al netto di una gara di cui si stavano giocando i secondi finali con un risultato ormai scritto. Evidentemente l’arbitro di ieri non era di quelli che accendono il cervello prima di mettere il fischio in bocca. Non ci esprimiamo mai in questi toni ma a volte basta davvero poco per dimostrare buon senso e ieri di buon senso il direttore di gara ne ha dimostrato davvero poco oltre alla scarsa preparazione.
Facciamo i complimenti alla Zuppa Romana per un cammino stagionale fantastico e che lunedì può diventare perfetto nella finale contro lo Zio Team. L’Olympic merita allo stesso modo i complimenti perchè è riuscita a qualificarsi alla Champions League in un girone dove erano inserite le future finaliste del torneo. Anche il girone di champions è stato ben giocato mentre il play off contro i The boys è stata la classica partita perfetta.
Salutiamo la Winter Cup con qualche rimpianto ma anche con la consapevolezza che la strada è ormai ben tracciata. D’ora in poi chi vuole vincere il torneo deve fare i conti con l’Olympic.
PAGELLE DEI GIOCATORI IN CAMPO NELLA SEMIFINALE
PERRONE: 6 capitano
Il capitano si fa trovare un po’ fuori posizione sul primo gol della Zuppa ma per tutta la partita dimostra una reattività felina su alcuni tiri insidiosi scagliati dai tecnici giocatori avversari. Bello il balzo sullo scavetto dell’attaccante avversario nel primo tempo e una torsione sul palo sinistro nella ripresa. Torneo così così quello del numero 1 gialloblù, raramente ha chiuso partite senza errori e raramente ha chiuso prestazioni senza grandi parate. Gli è mancata continuità all’interno delle singole partite ma probabilmente chiuderà al terzo o quarto posto la classifica di rendimento dei portieri. Per lui 12 presenze, 89 gol subiti e una media voto del 6 scarso. Migliore partita la vittoria contro il Mototime alla terza giornata della prima fase
RENCRICCA A. : 6
Dopo la prestazione memorabile nello spareggio contro i The Boys non è così perfetto nelle chiusure e nelle marcature soffre terribilmente le palle alte e i veloci giochi di gambe degli avversari. Però, che dire, ieri in campo si è sentito eccome perchè è strappato applausi per qualche intervento in cui sembrava ormai tagliato fuori e ha segnato una doppietta tra cui il primo gol dell’Olympic, quello che ha dato coraggio a tutta la squadra rompendo l’incantesimo della porta avversaria. Per Rencricca le presenze in questo torneo sono state 13 a cui si aggiungono 4 reti e 4 assist, tutti in Champions League, a dimostrazione che nel finale del torneo il numero 4 ha avuto una crescita sostanziale di rendimento. Le sue migliori prestazioni sono state nell’esordio di Champions contro il Draft Risto Pub e nel play off contro The Boys. Media voto 6.1.
CIUFFA A. : 6
La settimana scorsa era stato semplicemente sfavillante mentre ieri non è riuscito mai a trovare il varco giusto nella trequarti avversaria. La sua è stata una prova sufficiente ma forse, dopo l’ultima prova, ci si aspettava qualche guizzo che non è mai arrivato. Ciuffa è stato come un nuovo acquisto per l’Olympic che l’ha avuto a disposizione solo nelle ultime tre partite. Quindi il ruolino di Ciuffa in questa competizione è composto da 3 presenze e 2 gol con la perla della prova offerta nel recentissimo play off.
ATTILI: 6
Lo “squalo” gialloblù ieri è sembrato molto volenteroso ma forse mal supportato dal fisico che non rispondeva come il giocatore avrebbe voluto. In difesa è stato anche positivo ma è mancata la sua proverbiale spinta offensiva sulla fascia che in altre occasioni ha portato l’Olympic in attacco di peso. In questa Winter Cup Giordano ha collezionato 7 presenze, 4 gol e 2 assist con un’ottima media voto del 6.3. La partita contro il Mototime alla terza giornata della prima fase è stata la sua migliore prova. Se tutto va come deve in questa stagione il difensore gialloblu dovrebbe far registrare il suo record di presenze personale in una singola stagione con l’Olympic.
TANI: 6
Partita contratta per Francesco che ieri sembrava come fosse legato ad un elastico che non gli permetteva una corsa fluida ed una reattività adeguata ai guizzanti avversari. Ha lottato Francesco, mettendo in campo tutto quello che aveva, e nel finale ha anche segnato un gol che gli mancava dal 28 novembre scorso. Il torneo del Maghetto è stato buono a livello di presenze, ben 13 (ha manato solo una partita) ma avaro di gol (2) e di assist (nessuno). La sua migliore prova è stata nella quinta giornata di Champions League nella sconfitta contro The Boys e in generale abbiamo davvero apprezzato la sua dedizione nell’imparare il mestiere del difensore per surrogare i compagni assenti. Media voto 6.
FORMICA: 6
Prestazione molto simile a quella offerta contro i The Boys anche se purtroppo stavolta non trova gol ma ben due assist che nobilitano la sua prova. Nel finale l’arbitro gli nega un rigore solare di cui si parlerà per un bel po’ e va detto che il numero 10 gialloblù non è affatto fortunato con i fischietti della Longarina. In questo torneo Fabio ha giocato solo tre gare del girone di Champions e le due partite a eliminazione diretta: il suo impatto con il campo è stato determinante per la crescita della squadra che l’ha visto scendere in campo 5 volte con 2 gol e ben 4 assist. La sua migliore partita è stata il play off contro i The Boys mentre la sua media voto è stata un apprezzabile quanto abbondante 6.4.
RUGGERI: 7
Ieri sera Alex è stato il miglior gialloblù in campo e non solo per la tripletta che ha dato speranza a compagni e tifosi ma anche per la grinta e la grande voglia con cui ha fatto su e giù per il campo difendendo e attaccando per cinquanta minuti pur debilitato dall’influenza intestinale. Questa Winter Cup probabilmente l’ha consacrato a giocatore vero, del resto le 12 presenze, i 20 gol e gli 8 assist ne sono una prova lampante. Le sue partite da ricordare sono state la vittoria contro l’Irreal e la sconfitta contro i The Boys nel girone di Champions e naturalmente la partita di ieri. La sua media voto è stata un ottimo 6.3.
PAGELLE DEI GIOCATORI NON PRESENTI NELLA PARTITA DI IERI
Ieri sera non erano presenti otto giocatori che hanno preso parte a questo torneo.
BISOGNO
Assoluto protagonista della prima fase il numero 7 è poi scomparso dai radar in Champions League per smaltire una brutta tosse che mal si accordava con gli umidi climi della foresta della Longarina. Il centrocampista ha fatto registrare 8 presenze, 7 gol e 2 assist risultando tra i migliori all’inizio del torneo. Le sue migliori prestazioni sono state nelle vittorie contro Virtus Panfili e Mototime mentre la sua media voto è stata più o meno del 6.
DI SALVO
Il bomber che da tempo aspettavamo (più prima punta rispetto a Ruggeri) ha rappresentato una piacevole sorpresa in questo torneo in cui ha giocato fino a metà del girone di Champions League. Per lui il bottino è stato di 7 presenze, 8 gol e 4 assist. La sua partita più bella è stato il pareggio contro il Draft Risto Pub all’esordio in Champions League. Farebbe davvero comodo un suo ritorno per il torneo estivo.
SERRATORE
Il folletto calabrese è stata una ventata d’aria fresca nella squadra che ha potuto beneficiare dei suoi imprevedibili guizzi sulla fascia sinistra. Il suo percorso in questa squadra non è di certo finito e ci auguriamo che la sua crescita possa proseguire con la società gialloblù che l’autunno scorso l’ha strappato al Mo’viola. In questo torneo ha giocato 7 partite segnando 4 gol. Molte le sue partite da ricordare, soprattutto le prime due del girone di Champions League.
ARDITI
In questa stagione l’abbiamo visto davvero poco anche se è stato presente nelle prime due partite del girone di Champions League e non è un caso che l’Olympic abbia ottenuto proprio in quelle due gare buona parte della sua qualificazione allo spareggio. Sperando che possa recuperare da un brutto infortunio nel frattempo con consoliamo con le sue 3 presenze e 3 assist in questa Winter Cup.
MAIOZZI, CIARDI, ROMAGNOLI e SILANI
Sono stati determinanti per questo terzo posto anche questi quattro giocatori, soprattutto Maiozzi che era presente all’esordio contro la Virtus e nella vittoria contro l’Irreal in Champions, due match che hanno permesso all’Olympic di mettere da parte punti decisivi per i suoi obiettivi. Ciardi ha giocato nella sconfitta contro il Baricola alla seconda giornata mentre Romagnoli ha addirittura segnato un bel gol e realizzato 1 assist nella sconfitta nella prima fase contro lo Zio Team. Chiude il gruppo Silani che ha giocato solo la partita d’esordio.
A tutti va un grande ringraziamento perchè ogni traguardo è frutto di tanti piccoli frammenti che si intersecano in un puzzle altrimenti incompleto. L’Olympic è grande grazie ai suoi giocatori che in ogni partita danno il meglio di se stessi per questa storica maglia.