MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE 2014, ORE 22.15
LONGARINA
GARA 906
SUPERCOPPA LIDO DI ROMA 2014, PRIMA FASE, IV GIORNATA
BULLSHIT – OLYMPIC 2000
3-7 (2-3)
MARCATORI: 2 BRUGNETTI, 2 FORMICA, 1 MONTALDI, 1 RENCRICCA A., 1 RUGGERI
Contro il Bullshit l’Olympic non aveva vinto nel 2012 schierando la formazione titolare in un buon momento di forma né ci era riuscita nel 2014 schierando nuovi acquisti come Li Causi e Ruggeri. Ci è invece riuscita ieri sera, in modo ineccepibile e cristallino schierando una formazione dotata di grandi potenzialità e sui cui la società punta molto per un rilancio d’immagine in questa stagione.
L’unico nuovo acquisto in campo ieri sera era Fabrizio Brugnetti, uno che i tifosi hanno già cominciato a stimare come il crack del recente calcio mercato, uno che gli dai la palla e poi cominci a sognare, uno che di quei pochi giocatori nella storia gialloblù che non rivestono i panni del solido lavoratore ma che incarnano la bellezza del calcio, quella legata ai giocatori capaci di cambiare da soli le sorti di una partita con un solo pallone.
Forse è presto per investire Brugnetti di questi vessilli ma il calcio è fatto di istinti e passione e un giocatore che del genere, in ogni epoca, ha rivestito volente o nolente le vesti di idolo. Figuriamoci in una squadra come l’Olympic che in 25 anni di storia avrà conosciuto si e no cinque giocatori capaci di catalizzare così tanto i sogni di un popolo.
A Brugnetti ieri sera si è poi aggiunto un coro capace di dare sostegno e solidità alla prima voce del solista: Formica è stato il migliore in campo mentre tutti gli altri hanno contribuito ad una vittoria di prestigio, la terza su quattro partite nel girone, che permette all’Olympic di classificarsi come seconda del gruppo A e quindi di disputare una prestigiosa finale per il terzo e quarto posto della Supercoppa.
Ci è voluto pochissimo ieri per cominciare a sognare perché nel giro di pochi minuti l’Olympic ea sul 2 a 0 grazie a Montaldi (tap in su assist di un Formica straripante) e Rencricca che appoggiava in porta una punizione furbetta di Brugnetti. Il Bullshit, squadra di giovani tecnici e pimpanti, ha ridotto le distanze su errore della nostra difesa portandosi sul 2 a 1 poi, prima dell’intervallo, è arrivato il gol di “Bio” e il 3 a 2 degli avversari grazie ad una prodezza balistica.
Il primo tempo è stato vivacizzato da questi errori della difesa gialloblù ma si capiva nettamente chi fosse più forte in campo infatti la ripresa è stata piuttosto sbilanciata a favore di Perrone e compagni che segnavano quattro gol subendone uno solo. L’unico difensore di ruolo in campo era Rencricca da cui partiva ogni azione, spesso finalizzata a dare palla a Brugnetti, schierato come vertice alto e che si occupava dello smistamento delle palle verso le frecce esterne Ruggeri e Montaldi. La variazione a questo canovaccio era l’azione solitaria di Brugnetti o l’azione straripante di Formica che in posizione di esterno destro creava superiorità numerica.
Il break della partita era l’importante gol del 4 a 2 di Ruggeri (assist filtrante di Montaldi) che indirizzava il match su binari sicuri.
La settimana prossima si dovrebbe quindi disputare la finale per il terzo e quarto posto contro il Bi Trattoria, arrivato secondo nel girone B. L’Olympic può già dire di aver disputato una buona Supercoppa perché ha perso solo con il Blockbuster, tra l’altro una gara che stava meritatamente pareggiando prima del diluvio che ricorderete. E’ già la migliore Supercoppa della storia gialloblù visto che nel 2011 arrivammo quarti ma nel girone vincemmo una sola gara (proprio contro il Bi Trattoria) e ci qualificammo secondi solo grazie ad una miracolosa classifica avulsa mentre nel 2013 arrivò un settimo posto davvero non memorabile.
Godiamoci questa finale ma soprattutto cerchiamo di goderci questa squadra sognando che Brugnetti confermi quanto di buono fatto finora sulla scia dei grandi, ma soprattutto pochissimi, astri del passato gialloblù.
PAGELLE
PERRONE: 6.5 cap.
Sicuro per tutta la partita, nella ripresa abbassa la saracinesca e il Bullshit non passa praticamente più.
RENCRICCA A. : 6.5
Unico difensore della squadra, forma una linea affidabilissima con Montaldi e Formica per una squadra ad assetto decisamente anteriore. Sigla il gol del 2 a 0.
MONTALDI: 6+
Limitato dal sopraggiungere dell’influenza e da un fastidio muscolare non può essere il Montaldi delle ultime settimane ma anche al 70% offre un contributo decisamente positivo soprattutto di quantità anche se poi entra prepotentemente sul tabellino grazie ad un gol e all’assist per Ruggeri, una delle cose più belle della partita.
FORMICA: 7.5
Due anni fa, quando l’Olympic affrontò per la prima volta il Bullshit perdendo per 5 a 1, scrivemmo nella sua pagella che Fabio sbatteva continuamente contro la difesa avversaria. Ieri sera invece la difesa del Bullshit vedeva Fabio passargli attraverso come una lama calda nel burro non riuscendo a capire come fermarlo visto che il nostro numero 10 era così veloce in dribbling che i difensori non sarebbero riusciti a fermarlo nemmeno ricorrendo alle maniere forti. Da una discesa bellissima nasce l’1 a 0 di Montaldi poi arriva la doppietta nel secondo tempo (uno su tiro libero) e tutto questo ben di Dio è accompagnato da una prestazione difensiva così buono che il titolo di migliore in campo non può che andare a lui. Una delle sue migliori prove con l’Olympic, forse la migliore nel ruolo di esterno destro.
BRUGNETTI: 7-
In principio era Stefano Tagliaferri, stella indiscussa della squadra per tanti anni, poi fu Emanuele Gennari che con la sua straordinaria media gol in poche stagioni regalò vittorie e trofei ai tifosi. Poi arrivò Mimmo Caserta, amatissimo slalomista dai piedi buoni poi pochi altri, sicuramente forti ma che hanno vestito la maglia dell’Olympic per così poco tempo che nonostante la loro forza non sono riusciti ad innamorarsi della squadra e a far innamorare i tifosi.
Adesso arriva lui, Fabrizio Brugnetti, uno che ha i piedi, che con al pallone dà del tu, che dribbla i difensori, crea assist, tira mettendo la palla lì, dove il portiere proprio non può arrivare e noi inevitabilmente ci innamoriamo e sogniamo vittorie e trionfi grazie a lui. Il futuro non lo conosce nessuno ma il presente ci sta raccontando una bella storia di speranze e di emozioni. Se partecipasse maggiormente alla fase difensiva sarebbe un giocatore universale ma forse a elementi di questo talento non possiamo chiedere di fare anche legna nelle retrovie.
Bottino di guerra contro il Bullshit: un assist per Rencricca, un gol molto bello su azione e uno su punizione precisissima. Chapeau! (e due…).
RUGGERI: 6.5
Comincia in panchina, poi entra forse con poca decisione nel match sbagliando qualcosa in difesa e fallendo un gol non difficilissimo poi entra a bomba nella ripresa con maggiore sicurezza e un gol bellissimo che divide in due la gara dando inizio alla fase di dominio gialloblù. Alla fine la sua è una buona prestazione nella presenza numero 57, quella con la quale aggancia Luca Civita al ventunesimo posto della classifica presenze di tutti i tempi.